Ti pareva che non si
alzassero strilli isterici dei soprintendenti e dei loro funzionari alla nuova
normativa che mette le soprintendenze in collegamento con le prefetture? Guai a
mettere in discussione l’autoreferenzialità della casta. Del resto i prefetti
cosa sono? Si trattasse di sindaci o di “governatori”, pericolosi portavoce d’inconfessabili
interessi localistici, si potrebbe capire, ma i prefetti non rappresentano
invece lo stato centrale del quale le stesse soprintendenze si pregiano di far
parte? Queste soprintendenze, che a Firenze non si propongono nemmeno di aprire
la porta che metterebbe in comunicazione la Sacrestia nuova con la Basilica di
San Lorenzo con la scusa che è così dall’unità d’Italia, cioè da più di un
secolo e mezzo, non conoscono altro che lo status quo.
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